Ottana, ai piedi della Barbagia di Nuoro, Ăš un paese povero, di una povertĂ estrema, calato in un territorio ostile, infestato dalla malaria, dove i bambini si divertono «a saltare da una parte all’altra del fiumiciattolo», come ricorda uno degli abitanti intervistati, e la gente si aiuta come puĂČ, tentando di sopravvivere e di combattere la fame. Ma c’Ăš un grande equilibrio in questa situazione, la stabilitĂ e la «tranquillità » di chi, in un certo modo, Ăš venuto a patti con l’ambiente in cui Ăš collocato. Tutto questo fino agli anni sessanta. Poi qualcosa cambia. La modernizzazione â la riforma agraria, l’industrializzazione â sconvolge questo equilibrio e fa saltare questo patto di sopravvivenza, facendo di Ottana il caso emblematico della breve durata della rivoluzione industriale in Italia. Tra il 1969 e il 1974 la Sardegna vive infatti una seconda fase di industrializzazione, successiva a quella che aveva interessato Porto Torres, Assemini e Sarroch. Al centro del maestoso progetto statale, inserito nel Piano di Rinascita della Sardegna e finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno, Ăš la realizzazione di uno stabilimento chimico a Ottana. Il percorso etnografico delineato da Zedda â che non intende inserirsi nel dibattito sulla visione predatrice dell’operato industriale nell’isola â si snoda lungo quegli anni, attraverso narrazioni autobiografiche, interviste e un ricco apparato iconografico e documentale che fanno emergere la profonda lacerazione prodotta dalla discesa dell’industria sui territori rurali. Dalla povertĂ estrema al benessere, fino alla grande dismissione delle fabbriche â e di conseguenza la desertificazione del paesaggio di Ottana, che coinvolge anche l’abitato â, in queste pagine Ăš rielaborata la complessa relazione tra tempo e identitĂ , fra Stato e alteritĂ , a dimostrazione di come il passato e la memoria siano capaci di trovare nuovi modi di essere attivati e reinventati a seconda delle esigenze dell’attualitĂ .

Cuba desde el tren: cuentos sobre el camino de hierro (spanish edition)
29,00 €
Ottana, ai piedi della Barbagia di Nuoro, Ăš un paese povero, di una povertĂ estrema, calato in un territorio ostile, infestato dalla malaria, dove i bambini si divertono «a saltare da una parte all’altra del fiumiciattolo», come ricorda uno degli abitanti intervistati, e la gente si aiuta come puĂČ, tentando di sopravvivere e di combattere la fame. Ma c’Ăš un grande equilibrio in questa situazione, la stabilitĂ e la «tranquillità » di chi, in un certo modo, Ăš venuto a patti con l’ambiente in cui Ăš collocato. Tutto questo fino agli anni sessanta. Poi qualcosa cambia. La modernizzazione â la riforma agraria, l’industrializzazione â sconvolge questo equilibrio e fa saltare questo patto di sopravvivenza, facendo di Ottana il caso emblematico della breve durata della rivoluzione industriale in Italia. Tra il 1969 e il 1974 la Sardegna vive infatti una seconda fase di industrializzazione, successiva a quella che aveva interessato Porto Torres, Assemini e Sarroch. Al centro del maestoso progetto statale, inserito nel Piano di Rinascita della Sardegna e finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno, Ăš la realizzazione di uno stabilimento chimico a Ottana. Il percorso etnografico delineato da Zedda â che non intende inserirsi nel dibattito sulla visione predatrice dell’operato industriale nell’isola â si snoda lungo quegli anni, attraverso narrazioni autobiografiche, interviste e un ricco apparato iconografico e documentale che fanno emergere la profonda lacerazione prodotta dalla discesa dell’industria sui territori rurali. Dalla povertĂ estrema al benessere, fino alla grande dismissione delle fabbriche â e di conseguenza la desertificazione del paesaggio di Ottana, che coinvolge anche l’abitato â, in queste pagine Ăš rielaborata la complessa relazione tra tempo e identitĂ , fra Stato e alteritĂ , a dimostrazione di come il passato e la memoria siano capaci di trovare nuovi modi di essere attivati e reinventati a seconda delle esigenze dell’attualitĂ .
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| Estado | Excelente |
|---|---|
| NĂșmero de pĂĄginas | 60 |
| Editorial | Incuna,Gijon,Asturias.Espana |
| Idioma | |
| ISBN | 9788460906070 |



